lunedì 18 gennaio 2010

LA PREGHIERA scritto di Wayne W. Dyer



Concepiamo Dio come un gigantesco distributore automatico presente nel cielo che esaudirà i nostri desideri se inseriremo il in gli appositi gettoni sotto forma di preghiera. Inseriamo le preghiere, poi premino il pulsante e speriamo che Dio ci elargisca la merce richiesta. La premessa fondamentale, in questo caso, è che Dio è al di fuori di noi: ne consegue che anche ciò che desideriamo e di cui abbiamo bisogno è al di fuori di noi.. Così considerata la preghiera è dunque più simile alla pratica dell'assenza che non della presenza e della separazione da Dio.

Invece, pregare a livello spirituale diventa comunione con dio e consapevolezza che Dio è tanto vicino quanto il nostro respiro. Nella preghiera cerchiamo la co-esistenza con Dio. Pregare è il nostro modo di comunicare che siamo pronti, e desideriamo che questa sacra energia si manifesti attraverso la nostra forma umana. Nessuna separazione, nessuna assenza, semplicemente la presenza di questa forza in noi stessi.
La ricerca della felicità al di fuori di noi riaccende nel nostro intimo l'idea che non siamo interi e relega la preghiera allo stato di lamentela rivolta a un capo/Dio. Invece di cercare una manifestazione del nostro sé illuminato, chiediamo favori.
La preghiera autentica consiste nell'invitare il desiderio divino a esprimersi attraverso me. E' una preghiera per ciò che si conforma al mio più alto scopo e al mio massimo bene, o per il massimo beneficio dell'umanità. A questo livello, pregando, esprimo la mia esperienza di essere una cosa sola con l'energia divina.
Forse vi sembrerà una dichiarazione troppo radicale, se non addirittura blasfema, ma è la fonte di tutte le tradizioni spirituali e religiose antiche. Ecco alcuni esempi:


Cristianesimo: Il regno dei cieli è dentro di voi.
Buddismo: Guarda dentro di te, tu sei Budda.
Vedanta (induismo): Atman (la coscienza individuale) e Brahman (la coscienza universale) sono una sola cosa.
Yoga (induismo): Dio dimora in voi al pari di voi.
Confucianesimo: Cielo, terra ed esseri umani hanno un solo corpo.
Upanishad: Se si comprende il sé, si conosce tutto l'universo.
Islamismo: Coloro che conoscono se stessi conoscono il proprio Dio.


La mia pratica di preghiera personale consiste nel partecipare a una comunione con Dio in cui io vedo Dio dentro di me e chiedo la forza interiore per affrontare qualsiasi cosa mi capiti. So di non essere separato da questa forza vitale che chiamiamo Dio. So che questa forza mi lega a ogni cosa nell'universo e che, dirigendo la mia attenzione su ciò che voglio attirare, in realtà mi limito a manifestare un nuovo aspetto di me stesso.
E continuo a ricordare a me stesso che il cielo sulla terra è una scelta che devo fare, non un luogo che devo trovare. E' una mia scelta quella di vivere con la forza di Dio che scorre senza limitazione attraverso me, ed è il modo per co-creare la mia vita in questo momento. La fiducia, quindi, è la pietra angolare della mia preghiera, e con essa subentra la pace che è l'essenza del manifestare il proprio destino.

NOIDUE


Postato dallo scriba Manuela