domenica 31 gennaio 2010

Il lama reincarnato che stupisce la Russia


Il lama reincarnato che stupisce la Russia
un articolo di Giampaolo Visetti su La Domenica di Repubblica del 13 marzo 2005


MOSCA: La testa, rasata, suda. Le mani, morbide, sono calde. Il cervello trasmette impulsi elettrici. Le unghie crescono. Il corpo perde e riacquista peso. La pelle, tesa, è elastica. Gomiti e ginocchia si muovono. Naso e orecchi sono dove ognuno li ha. Gli occhi, intatti, stanno chiusi: qualcuno, raramente, nota le palpebre sollevarsi. Il cuore sembra pronto a riprendere il battito. Vene e arterie sono piene di sangue, di gelatinosa consistenza. Il Lama Khambo Itighelov è tornato. Prima di morire, nel 1927, lo aveva promesso. Ora i buddisti russi lo venerano come “il dio rinato”. Sette volte all'anno, nelle feste solenni, la sua cella nel monastero di Ivolghinskij, affacciato sul lago Baikal, si apre ai fedeli. A migliaia lasciano i villaggi dell'estremo Oriente e della Mongolia per accorrere a Ulan-Ude, in Buriazia. Non c'è posto per tutti. Attorno alla cassa di cedro protetta da una campana di cristallo, dove il corpo disteso 78 anni fa è riemerso seduto nella posizione del loto, possono sfilare 15 mila persone al giorno. Per quest'anno gli accessi, aumentati a 130 mila, sono esauriti.
Medici e scienziati di tutto il mondo non sanno spiegare il fenomeno. Nei laboratori si esaminano campioni di tessuti, capelli, cartilagini. Le radiografie confermano solo il mistero: gli organi di quella che fu la guida spirituale dei buddisti russi sono perfettamente conservati. Dove si ferma la ragione, accorre la fede. I monaci del "dazan" sono sicuri. Il Lama Khambo, dopo aver raggiunto lo stato della "perfetta vuotezza", è vivo. In lui si è reincarnato il primo capo della chiesa buddista, Pandito Khambo, Lama Zajaev. Era nato nel 1702. Morì a 75 anni, promettendo agli allievi di tornare dopo altrettanti. Alla data stabilita, 1852, venne alla luce Khambo Itighelov. Visse altri tre quarti di secolo, confermando a sua volta il ritorno dopo un tempo corrispondente. Alla scadenza, tre anni fa, ha rispettato l'appuntamento. Da allora la vita, identificata con la «trasmigrazione dell'anima», riprende a scuotere il suo corpo: mummificato pur senza aver subìto alcun trattamento.
Aveva lasciato il mondo in modo sorprendente. Nel 1917, mentre l'impero degli zar Romanov crollava sotto i colpi dei bolscevichi di Lenin, aveva rinunciato a governare la chiesa buddista. Per dieci anni Khambo Itighelov si era ritirato in un monastero. Sedeva immobile, solo nella cella: «Devo perfeazionare - spiegava - il mio spirito». Il 15 giugno del 1927 convocò i suoi di­scepoli. Chiese che recitassero per lui la preghiera dei defunti: «Auguri di bene per chi se ne va». Gli allievi erano incer­ti. «Perché maestro — chiesero — dobbiamo recitare questi versi per lei che è sano e forte?». Il lama sorrideva. Li pregò di tornare a guardare il suo corpo dopo 30 anni. Volle che venisse scritto che dopo 75 anni il suo spirito sarebbe stato nuovamente tra loro. Poi, dopo aver pronunciato da sé l'orazione funebre, smise semplicemente di respirare. Lo stupore, dominato dalla paura, ha impedito che venisse cremato. Fu messo nella terra, avvolto in un lenzuolo e cosparso di sale.
«Nel 1957 - racconta oggi la direttrice dell'istituto religioso a lui dedicato, Yanzhima Dabaevna - il Lama Itighelov è stato esumato. Era intatto, non si è potuto bruciare come prescrive la legge buddista. Nel 2002 la conferma del miracolo. Pesava 37 chili, oggi oscilla sui 42». Nessuno ha diffuso la notizia della mummia reincarnata. Si temeva che attorno al Maestro fiorisse un'ingiustificata idolatria. Poi, misteriosamente, decine e quindi centinaia di fedeli hanno iniziato a battere al portone del convento. “Chiedevano di Khambo – spiega la discendente – abbiamo dovuto prendere atto della verità”.
Il fenomeno è stato contenuto fino a gennaio. Il centro di medicina legale del ministero della salute, assieme all'università di Mosca, esitavano a pronunciarsi. Quindi il verdetto choc: «Gli esami di laboratorio — scrive il professor Viktor Zvjagin —non hanno rilevato nei tessuti organici del corpo qualcosa che li distingue da quelli di una persona vivente». Dieci giorni fa, su richiesta dei monaci, gli esami sono stati sospesi. Il «Lama rinato» smette di essere un fenomeno scientifico e si consegna all'insondabilità della credenza. I buddisti dell'estremo Oriente russo, ma anche quelli sparsi lungo il confine cinese, giovedì hanno festeggiato, pregato e ringraziato. Al monastero sono stati fissati i giorni in cui, entro un anno, si potrà onorare il Maestro: 24 aprile, 23 maggio, 10 luglio, 27 settembre, 24 ottobre, 26 novembre, 29 gennaio 2006.
«I dubbi sono fugati - dice l'attuale capo dei buddisti, Khambo lama Ajuscejev - gli esperimenti non servono più. Il lama Itighelovè come noi, solo in un stato di assenza. La reincarnazione è compiuta». I monaci della Buriazia ricordano così l'origine dell'enigma. La «mummia vivente», appena onorata anche dall'attore Richard Gere, avrebbe raggiunto il livello di astrazione dal corpo descritto nel 1400 dal famoso la-ma Bogdo Zonkhavy. «E uno stato paranormale straordinario. Si ottiene attraverso lo svuotamento: un percorso spirituale ignoto, che consente di abbandonare e riacquisire il proprio corpo». A provarlo, un vecchio verbale della locale guarnigione della polizia russa. «Il lama - si legge - nel pomeriggio correva a cavallo sulla superficie del lago Beloje, come fosse sul selciato». Altri raccontano che fosse in grado di spostarsi fulmineamente: si riduceva ad un punto, riapparendo in un istante ad un chilometro di distanza. Yanzhima Dabaevna ha scoperto che i magici poteri si sono rivelati al ritorno del Maestro dopo vent'anni di studi alchimistici in Tibet. Il monastero, oggi cinese, è stato distrutto. Khambo Itighelov rimane l'ultimo custode del proprio segreto.
NOI DUE

Postato dallo scriba Manuela

sabato 30 gennaio 2010

La Scarzuola a Monteggabbione (TR)


A Monteggabbione su una collina boscosa si trova il complesso de: La Scarzuola, antico convento fondato nel 1218 da San Francesco. Si narra che San Francesco dimorò in questo luogo trovando riparo in una capanna costruita con la scarsa, una pianta palustre da cui poi si originò il nome del convento, la Scarzuola. La storia ci racconta che il Santo pianto' in questo luogo una rosa e un lauro e creò una fonte, sempre molto venerata dagli abitanti della zona. Annessa al convento è una piccola chiesa in cui si può ammirare un affresco risalente al XIII secolo, uno dei primi che ritrae il Santo in levitazione. Nel 1959, sia la collina che gli edifici furono acquistati dall'architetto Tomaso Buzzi che per 30 anni vi lavorò, realizzando una specie di città ideale, o della memoria, immaginata come una fantastica macchina teatrale. Volutamente incompiuta, è costituita da 7 teatri, una piazza-palcoscenico, un tempio e altre costruzioni simboliche, vuote. Nel libro Lettere Pensieri Appunti 1937-1979 Buzzi stesso definisce l'opera una sorta di autobiografia in pietra. Nel giardino della Scarzuola si succedono una serie di scenografie naturali e artificiali, che simboleggiano un percorso evocativo, magico, che va dal sacro al profano. Inizialmente l'architetto restaurò il convento, quindi il giardino, trasformando quello che era stato l'orto dei frati in un meraviglioso complesso verde che rievoca il mito dell'amore di Polifilo e la sua ninfa. Questa è la citta' sacra, che farà da contraltare a quella che lui chiamerà citta' profana, o Buzziana. La Città Buzziana sorge su un anfiteatro naturale e appare come una cittadella in tufo in cui i vari elementi sono armonicamente collegati tra loro. Vi sono nel giardino disseminate aiuole ornate ciascuna di un solo colore. Questo luogo è veramente un percorso filosofico e un labirinto esoterico che porta alla città sacra e profana interiore di ognuno di noi, se ci lascia rapire dalla potenza e dall'energia terrestre che sembra coniugarsi con quella del cielo è proprio un percorso iniziatico.
NOIDUE 

Postato dallo scriba Manuela

giovedì 28 gennaio 2010

L'ISOLA COMACINA E IL SACRO GRAAL


L'altro giorno passeggiando in internet scopro, con mia grande sorpresa, che l'Isola Comacina, situata nel lago di Como, aveva anticamente il nome di Cristopoli, quindi la città di Cristo, e questo si lega, molto logicamente, alla leggenda che racconta che il Santo Graal abbia trovato un temporaneo rifugio proprio su quest'isola, non possiamo dimenticare le tracce che ancor oggi sono evidenti di un insediamento templare su questa isola.
Nel 1169 i milanesi distrussero le 9 chiese erette su quello scoglio fortificato. Perchè 9 chiese ?
Ma la leggenda ci dice anche che, a causa dell'invasione del comasco di truppe straniere, il priore dell'abbazia dell'isola comacina decise di trasportare il Sacro Graal allontanadolo da questi luoghi e fece vela, molto probabilmente verso Varenna, poi volendo allontanarsi da questi luoghi decise di salire e, la leggenda dice, che il Sacro Graal fu disperso in Val Codrera.
NOIDUE

Postato dallo scriba Manuela

lunedì 25 gennaio 2010

La caverna dei cristalli giganti

In una miniera nel deserto di Chihuahua si cela una delle meraviglie naturali più sorprendenti del mondo: la Cueva de los cristales.

Guardando le immagini de la Cueva de los Cristales sembra di essere nella Lilliput di Gulliver: uomini minuscoli tra cristalli di selenite di dimensioni spaventose, delle vere e proprie ‘colonne’ naturali con misure da record. Alcuni di questi cristalli sfiorano infatti i quindici metri di lunghezza con una larghezza di circa un metro. Ma non solo, la caverna, scoperta nel 2001 nella miniera di Naica, in Messico, è coperta da cristalli dalle forme e dimensioni più strane e affascinanti .
Bella ma anche pericolosa, per non dire letale. Paul Williams, regista dello speciale sulla Cueva per la trasmissione della BBC ‘How Earth Made Us’, nel suo blog ha descritto in dettaglio la sua esperienza ai confini della realtà all’interno di questo paradiso di cristallo, soffermandosi sui problemi che rendono la caverna quasi impossibile da visitare: una temperatura che si aggira intorno ai cinquanta gradi e un’umidità del 100%. Per ora il numero dei visitatori nella parte più interna della caverna è stato esiguo, senza le tute speciali e i respiratori sarebbe infatti molto difficile poter reggere più di dieci minuti. Ma anche con la giusta attrezzatura il tempo di ‘resistenza’ arriva a circa trenta minuti.
Così ‘armati’, un gruppo di scienziati e ricercatori sta ora esplorando la caverna per carpirne tutti i segreti prima che sia troppo tardi. Questa meraviglia naturale infatti, senza i necessari finanziamenti, rischia di essere sommersa dall’acqua inquinata della miniera.

Affascinati NOIDUE si augurano che tale meraviglia non venga distrutta!!!


Vuoi esplorare la Cueva de los Cristales? Guarda il video vai al link: http://it.viaggi.yahoo.com/p-promozione-3309671



Postato dallo scriba Manuela incantata di fronte a tale meraviglia!!!!

MESSAGGIO SULLE NUOVE ENERGIE di Alice A. Bailey



All'ora attuale, c'è un immenso cambio vibrazionale sulla Terra, per cui tutte le forme di vita risentono dell'aumento dell'Energia Spirituale man mano che essa penetra i regni inferiori.
L'effetto accelera l'evoluzione degli schemi di comportamento sia positivi, sia negativi.
Ci sarà apparentemente un marcato aumento del negativo, fino a quando tali schemi non saranno elaborati e liberati, così come la polvere viene rimossa togliendo un oggetto rimasto per lungo tempo immobile.
Sappiate che durante questa pulizia una forza interiore apparirà, riceverete vibrazioni divine come mai prima d'ora e dovrete fare attenzione a stabilizzare continuamente la vostra Energia per essere pronti al prossimo cambiamento e a quello successivo.
Questi cambiamenti arriveranno come onde che si avvicinano senza posa alla spiaggia, una dopo l'altra.
Lasciatevi andare e non soffermatevi su ciò che in voi non va.
Vi sentite pesanti? Scoprite quali sono i vostri pesi e lasciateli cadere. Trovate il cibo ingombrante, i pensieri gravosi, le abitudini confuse, le persone stressanti? Liberatevene ed elevate la frequenza del vostro corpo fisico. Accordatevi al cuore più puro della Madre Terra e là fate vibrare dolcemente il vostro corpo.
Questo periodo si rivela per alcuni troppo difficile da affrontare coscientemente ed essi scelgono la morte, la malattia, la tossicomania o la follia come mezzi per evitare il mutamento.
Sappiate che non vi è alcun mezzo per evitare la trasformazione imminente e non c'è nessuna ragione per averne paura.
E sappiate anche che ora ogni resistenza alla Verità avrà delle ripercussioni immediate. Siate quanto più possibile coscienti del processo di cambiamento, cooperate con l'Ordine Elevato di cui fate parte, osservate i mutamenti e l'aumento dei movimenti. Vedrete un flusso rapido, al punto che sarà difficile seguire le novità, i progressi in svariati campi e particolarmente la degenerazione dei sistemi, delle credenze e delle organizzazioni.
Il segreto è di semplificare, di raccogliersi, essere un canale per tutte le elevate Energie d'Amore e Verità che ora penetrano il Pianeta. Divenite sempre più puri ed abbiate fiducia nell'espressione spontanea che viene dal cuore. In questo modo la vostra sensibilità aumenterà, come anche la capacità dei vostri nervi, ghiandole e corpo sottile, così da digerire i voltaggi crescenti senza rimanerne bruciati.
Non vi potete più permettere un processo di assimilazione lento e graduale. Coloro che accetteranno il cambiamento saranno stimolati da Livelli Superiori a richiedere l'accesso a capacità accresciute.
I vostri corpi si trasformeranno. Meditate spesso e raccoglietevi costantemente nell'unità e nel momento presente, aprite il vostro cuore, rafforzate il vostro corpo, abbandonate la vostra tossicomania, le vostre dipendenze, imparate a riposarvi realmente e a mantenere un'attitudine gioiosa; riceverete nutrimento dall'azione, divenendo consapevoli del processo di canalizzazione.
Che la grazia e la pace siano con voi.

Pensierino di NOIDUE: questa canalizzazione è stata stampata nel suddetto libro “Esteriorizzazione della Gerarchia” nel 1957 ma appartiene agli ultimi anni del 40', ora parlava di qualcosa, allora, imminente..... se uno la legge senza sapere chi l'ha scritta e in che anno è stata scritta può pensare che possa essere attuale, e allora noi ci chiediamo? ci sono notevoli ritardi in questa trasformazione o quella che viene ora predetta da tutti coloro che canalizzano avrà ritardi e così all'infinito?  E' importante avere sempre dei dubbi e non credere a tutto quello che ci viene propinato da coloro che dicono di essere in contatto con entità superiori, crediamo più in quello che il nostro universo interiore ci segnala ed indica non affidiamoci a falsi profeti. 
Postato dallo scriba Manuela che crede nella trasformazione, ma sui canalizzatori in generale ha molta riserva!

LE COSE CHE UNO SCIAMANO VEDE





Canto sciamanico dei Ciukci della Siberia

Tutto ciò che esiste vive
sull'argine scosceso di un fiume
c'è una voce che parla
ho visto il padrone di quella voce
si è inchinato a me
ho parlato con lui
ha risposto a tutte le mie domande.

Tutto ciò che esiste vive
il piccolo uccello grigio
dal piccolo petto azzurro
canta nella cavità di un ramo
canza la danza dei suoi spiritiùcanta i suoi canti sciamanici
il picchio sull'albero
batte il tamburo con il suo becco aguzzo
e l'albero trema
geme come un tamburo
qiando la scure colpisce il suo fianco
tutte queste cose rispondono
al mio richiamo.

Tutto ciò che esiste vive
la lanterna cammina intorno
le pareti di questa casa hanno lingue
anche questa ciotola ha la sua vera casa
le pelli addormentate nelle loro sacche
rimasero a parlare tutta la notte
le corna di cervo sulle tombe
si ergono in circolo attorno ai tumuli
mentre i morti si alzano
e vanno a visitare i viventi.

Postato dallo scriba Manuela

domenica 24 gennaio 2010

Frase di Jorge Luis Borges



"Io non parlo di vendette né di perdoni; la dimenticanza è l'unica vendetta e l'unico perdono."
Condividiamo questo pensiero di Borges NOIDUE

Postato dallo scriba Manuela

mercoledì 20 gennaio 2010

Segno zodiacale ACQUARIO – LONTRA e Pietra Turchese per gli Indiani d'America.


20 gennaio – 18 febbraio

Lontra
Il periodo della purificazione


Questo periodo centrale della stagione invernale è caratterizzato da un processo di purificazione della Terra, durante il quale essa si prepara alla nuova vita. Le persone nate in questo periodo sono conservatrici e sognatrici.
Similmente al vostro totem animale, avete sempre la mente immersa in qualche occupazione, amate stare con la gente e spesso correte il rischio di assumervi troppi impegni. Siete informatori in senso costruttivo, ma rifuggite da regole e leggi che possono inibirvi. Possedete il dono dell'originalitàe siete ricchi di inventiva, ma, talvolta le vostre idee sono impraticabili.
Lezioni principali: dovete trovare il coraggio di agire secondo il vostro “sapere” interiore piuttosto che sulla base delle aspettative altrui. La lotta e anche le avversità vi insegneranno a trasformare i sogni in realtà.
Come talismano aiuta a: - godere della vita e saper gioire della fortuna altrui
                                              - sviluppare l'eleganza e la bellezza
Come amuleto protegge contro: - il legame con i beni materiali e la schiavitù dagli stessi
- il sentimento che la vita sia soltanto una lotta


PIETRA TURCHESE: AVRAI IL CIELO NEL PALMO DI UNA MANO!!

Simbolicamente lega il CIELO e la TERRA e aiuta quindi a bilanciare l'aspetto spirituale e quello pratico della vita......gemma estremamente sensibile.......secondo i Nativi Americani se cambiava colore, chi la indossava era ammalato o in pericolo......la portavano per proteggersi dagli infortuni.

NOIDUE

Postato dallo scriba Manuela che whow appartiene a questo periodo e che ama sguazzare nell'acqua e più quella dei fiumi che del mare.... più lontra di così!

martedì 19 gennaio 2010

Daniil Andreev e LA ROSA DEL MONDO di Gabriele Belmonte

Daniil Andreev (1906-1959) è stato un grande narratore russo, mistico e utopista, segnato da un tragico destino. Era figlio del noto drammaturgo Leonid e la sua casa d’origine era frequentata da letterati come Ivan Bunin, il musicista teosofo Skrjabin, la scrittrice Marina Cvetaeva. Da giovane era un poeta visionario che dialogava con gli spiriti della natura e degli elementi, finché negli anni ’30 si familiarizzò con la teosofia e l’antroposofia. Poi si arruolò in guerra e a 41 anni fu arrestato, sotto Stalin, per propaganda sovversiva e condannato a 25 anni di campo di lavoro. La stessa sorte ebbe la moglie Alla. Andreev si era fatto già dieci anni di prigione, quando a causa della salute profondamente minata (aveva subíto un infarto) fu liberato nel ’57. Per due anni, vivendo in miseria assieme ad Alla, scrisse il suo capolavoro Roza mira, che aveva elaborato nel Gulag. Morí nel marzo del ’59: pur dichiarandosi cristiano ortodosso, gli fu negata dal sacerdote l’eucarestia al momento della morte perché egli credeva nella reincarnazione. Roza mira cominciò a circolare nel samizdat (letteratura clandestina) nel 1970, ma fu pubblicato in Russia soltanto nel 1991. Di questo libro di circa 800 pagine esiste una parziale traduzione inglese (Lindisfarne Books, Hudson, NY 1997), che circola negli ambienti antroposofici americani, e una completa traduzione spagnola.

Che cosa dice La Rosa del mondo? Non è possibile qui riassumere i contenuti di questa specie di Divina Commedia in prosa sorta dall’anima russa. Si può solo dire che Andreev nel suo libro descrive in modo originale e fantastico la struttura dell’universo e tutti i livelli coscienziali del nostro mondo, che egli chiama Šadanakar, la cui storia è tutta intessuta dalla lotta fra le metaculture celesti e i mondi antiumani guidati dai demiurghi. Queste metaculture o supernazioni (Zatomis) sono diciotto e vanno dall’antica Atlantide all’Egitto, fino alla Russia celeste e a una civiltà finale che si chiamerà Arimoiia. Ciascuna di queste metaculture si è espressa in una immagine transmistica: l’Olimpo, il Sinai, la leggendaria città invisibile di Kitezh sono le immagini transmistiche della Grecia, di Israele, della Russia. Andreev traccia un vasto affresco dei mondi, delle gerarchie, della caduta dell’uomo fino alla manifestazione del dèmone Gartungr nelle sembianze di Stalin. Poi la nuova speranza e l’apocalissi.
Fra due o tre secoli, scrive Andreev, ci sarà sulla Terra la Rosa del Mondo: una nuova fraternità umana, una nuova comunità che creerà finalmente l’unità delle fedi e delle religioni: una nuova umanità pancristiana che integrerà tutte le Chiese del passato e accorderà tutte le religioni della Luce. La Rosa del Mondo è un fiore rovesciato: ha le sue radici in cielo e i petali in terra. Lo stelo è la Rivelazione, mentre i petali sono le credenze religiose. Questa nuova comunità umana sarà la piú alta manifestazione del femminile sulla Terra. «Per millenni – scrive Andreev – l’elemento mascolino è stato dominante nell’umanità, creando guerre, rivoluzioni, ribellioni. Finora si è proclamato che non solo l’uomo ma anche la donna dovesse essere maschile. Ma ora non solo la donna ma soprattutto l’uomo è chiamato a essere femminile».
Il centro ispiratore della Rosa del Mondo sarà l’Eterno Femminino, non piú però concepito come ideale ultraterreno, ma come fusione di Materia e di Sophia, come santificazione della carne. A guidare questa comunità sarà un capo carismatico, che sarà insieme un genio artistico, una figura morale e un profeta religioso, e ci saranno tre sacerdozi spirituali: la gerarchia aurea del Padre, la gerarchia femminile azzurra della Madre Sophia e la gerarchia bianca del Figlio.
Dopo due generazioni in cui la Rosa del Mondo porrà innumerevoli semi per l’evoluzione dell’umanità, ci sarà la catastrofe. E qui l’utopia di Andreev diventa apocalissi. Sulla Terra scenderà il demone Gartungr, che perseguiterà la Rosa del Mondo, tanto che sopravvivranno soltanto dodici Fratelli della Luce, che si rifugeranno in Siberia. Ma poi il regno demoniaco crollerà su se stesso, scosso dalle tirannie e dal collasso sociale. La seconda Venuta del Cristo segnerà il mutamento dell’Eone e la metamorfosi del mondo che durerà un altro intero Eone, finché nel terzo Eone il medesimo Gartungr non verrà redento. Ma a quel punto il nostro mondo Šadanakar scomparirà dalla dimensione fisica e l’Angelo dell’Apocalisse dirà che non c’è piú il tempo.
Secondo la visione di Daniil Andreev noi uomini del terzo millennio siamo i portatori di questa nuova grande Verità, i preparatori di questa libera comunità dello spirito, ispirata all’Eterno Femminino, che egli pur nella tragedia del Gulag seppe ogni giorno immaginare e sognare come il trionfo della libertà dell’amore, la vittoria della Rosa del Mondo. È la Verità espressa da quella potente corrente sofianica che, risorta nel romanticismo tedesco grazie a un gigante dello Spirito come Novalis, emerge ai primi del ’900 in Russia per impulso di Vladimir Solov’ëv, Sergej Bulgakov, Pavel Florenskij e altri, mentre in Occidente rivive nell’opera di Rudolf Steiner e con particolare evidenza negli scritti di Massimo Scaligero, il piú moderno filosofo dell’amore sofianico. Questo è il filone spirituale cui appartiene Daniil Andreev.


Proposto da NOIDUE postato dallo scriba Manuela

lunedì 18 gennaio 2010

LA PREGHIERA scritto di Wayne W. Dyer



Concepiamo Dio come un gigantesco distributore automatico presente nel cielo che esaudirà i nostri desideri se inseriremo il in gli appositi gettoni sotto forma di preghiera. Inseriamo le preghiere, poi premino il pulsante e speriamo che Dio ci elargisca la merce richiesta. La premessa fondamentale, in questo caso, è che Dio è al di fuori di noi: ne consegue che anche ciò che desideriamo e di cui abbiamo bisogno è al di fuori di noi.. Così considerata la preghiera è dunque più simile alla pratica dell'assenza che non della presenza e della separazione da Dio.

Invece, pregare a livello spirituale diventa comunione con dio e consapevolezza che Dio è tanto vicino quanto il nostro respiro. Nella preghiera cerchiamo la co-esistenza con Dio. Pregare è il nostro modo di comunicare che siamo pronti, e desideriamo che questa sacra energia si manifesti attraverso la nostra forma umana. Nessuna separazione, nessuna assenza, semplicemente la presenza di questa forza in noi stessi.
La ricerca della felicità al di fuori di noi riaccende nel nostro intimo l'idea che non siamo interi e relega la preghiera allo stato di lamentela rivolta a un capo/Dio. Invece di cercare una manifestazione del nostro sé illuminato, chiediamo favori.
La preghiera autentica consiste nell'invitare il desiderio divino a esprimersi attraverso me. E' una preghiera per ciò che si conforma al mio più alto scopo e al mio massimo bene, o per il massimo beneficio dell'umanità. A questo livello, pregando, esprimo la mia esperienza di essere una cosa sola con l'energia divina.
Forse vi sembrerà una dichiarazione troppo radicale, se non addirittura blasfema, ma è la fonte di tutte le tradizioni spirituali e religiose antiche. Ecco alcuni esempi:


Cristianesimo: Il regno dei cieli è dentro di voi.
Buddismo: Guarda dentro di te, tu sei Budda.
Vedanta (induismo): Atman (la coscienza individuale) e Brahman (la coscienza universale) sono una sola cosa.
Yoga (induismo): Dio dimora in voi al pari di voi.
Confucianesimo: Cielo, terra ed esseri umani hanno un solo corpo.
Upanishad: Se si comprende il sé, si conosce tutto l'universo.
Islamismo: Coloro che conoscono se stessi conoscono il proprio Dio.


La mia pratica di preghiera personale consiste nel partecipare a una comunione con Dio in cui io vedo Dio dentro di me e chiedo la forza interiore per affrontare qualsiasi cosa mi capiti. So di non essere separato da questa forza vitale che chiamiamo Dio. So che questa forza mi lega a ogni cosa nell'universo e che, dirigendo la mia attenzione su ciò che voglio attirare, in realtà mi limito a manifestare un nuovo aspetto di me stesso.
E continuo a ricordare a me stesso che il cielo sulla terra è una scelta che devo fare, non un luogo che devo trovare. E' una mia scelta quella di vivere con la forza di Dio che scorre senza limitazione attraverso me, ed è il modo per co-creare la mia vita in questo momento. La fiducia, quindi, è la pietra angolare della mia preghiera, e con essa subentra la pace che è l'essenza del manifestare il proprio destino.

NOIDUE


Postato dallo scriba Manuela

A VENEZIA

Con canali che s'intrecciano
in un labirinto d'acqua
l'aristocratica Signora
dietro ricchi merletti e belletti fané
nasconde un volto
degno dei racconti di Lovecraft.
Questa la Venezia segreta!
Questa la vera Venezia!
Un urlo nascosto da un sorriso.

Lirica di NOIDUE




Postato dallo scriba Manuela

sabato 9 gennaio 2010

DAL FILM ARTHUR E IL POPOLO DEI MINIMEI



IL TUO CUORE E' PIU' FORTE DELLE ARMI.

IL RISVEGLIO DEI CHAKRA NEL NUOVO TESTAMENTO


Gli esegeti occidentali non hanno compreso che il capitolo del Nuovo Testamento chiamato “Apocalisse” contiene l'esposizione simbolica di una scienza yoghica, insegnata a San Giovanni e ad altri intimi discepoli di Gesù e questo fa presupporre che Gesù abbia avuto insegnamenti in oriente.... Giovanni accenna (Apocalisse 1,20) al mistero delle sette stelle e alle sette chiese, simboli che si riferiscono ai sette loti di luce, descritti nei trattati yoga come i “sette trabocchetti” nell'asse cerebro-spinale. Attraverso queste “vie d'uscita” volute dal piano divino, lo yoghi, mediante una meditazione scientifica, evade dalla prigione del corpo e riacquista la sua vera identità con lo Spirito.
NOIDUE

Postato dallo scriba Manuela

giovedì 7 gennaio 2010

ANNIVERSARIO NASCITA GIACINTO SCELSI


Giacinto Scelsi - 8 Gennaio 1905
“Il suono è forza. Forza cosmica. Il suono è sferico, rotondo.
 Compito del musicista è quello di raggiungere il cuore del suono.”
 
 
 

Questo musicista dalla personalità profondamente spirituale, misteriosa e carismatica, aveva anche doti di veggenza, infatti, predisse la sua morte :”Quando gli otto saranno tutti allineati...” aveva detto anni prima di essere colpito da ictus l'8-8-88; si considerava cittadino del mondo, anzi dell'universo e nelle sue composizioni riuscì a riprodurre il suono delle sfere celesti e il canto degli angeli.
Noi avevamo sentito parlare di lui da dei nostri conoscenti nel periodo che abbiamo vissuto a Roma, ma purtroppo non abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo personalmente. In Italia è sempre stato poco considerato, anche perché lui non fece mai nulla per farsi notare e divenire famoso. Vi segnaliamo il sito: www.scelsi.it se volete conoscerlo maggiormente.
Viviamo in una società che innalza a monumenti (non bastano le cifre spropositate che guadagnano) calciatori o ragazze immagine che altro non sono che l'espressione del vuoto mentale e interiore che pervade questa nostra società, e non notiamo il passaggio e l'esistenza di gemme luminose capaci di darci doni che fanno parte dell'Eterna Verità come Scelsi. Un uomo fragile e forte, semplice nella sua grande complessità, così come è semplice la Verità nascosta eppur visibile se si vuole e se si sa vedere.
Scritto di NOIDUE
Eccovi degli youtube per conoscre la sua musica:

http://www.youtube.com/watch?v=rxOJh3aXhRg

http://www.youtube.com/watch?v=r5k81IbXXho

http://www.youtube.com/watch?v=Kxi4wC_w0Ns

Postato dallo scriba Manuela

TRAMONTO LOMBARDO

Conosci un tramonto invernale
in terra lombarda.....
fatto di veli e di giochi d'ombra
di sole vermiglio che tinge di viola
anche la nebbia che sfuma le case
e la campagna in eterei fantasmi.
Dentro ti senti come arricchire
di sensazioni che mai ti lasceranno.
Come prezioso gioiello di filigrana
come poesia fine e profonda
tu porterai nel ricordo
un tramonto invernale
in terra lombarda.


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Lirica e foto di NOIDUE - Postato dallo scriba Manuela

L'IMPERO DELLE LUCI DI MAGRITTE



René Magritte

L'Impero delle Luci
"Voglio sentire il silenzio del mondo..."

Abbiamo ritrovato tra le nostre carte la presentazione della mostra di René Magritte che si é tenuta, anni fa, a Como nella splendida Villa Olmo. Visitando questa mostra su Magritte si è potuti entrare in diretto contatto con le suggestioni poetiche dei suoi dipinti atti a svelare i lati misteriosi dell'universo.
Il quadro:"L'impero delle luci" è quello che maggiormente emoziona. Il nipote di una nostra amica (di soli 6 anni!) ha descritto cosa aveva provato guardandolo ed abbiamo scoperto che erano le stesse sensazioni risvegliatesi in noi. Marco dice" Fuori c'è il buio... un bosco dove ci possono essere i pericoli delle cose che non conosci, ma poi c'è la casa in cui puoi rifugiarti, lì c'è la luce perchè tu possa vederci bene... e poi c'è la LUCE importante che è quella sopra la casa, sopra il bosco, ed è quella che è sopra e intorno al mondo, è forse la luce di Dio?".
Questo quadro, in particolar modo, dà la sensazione della ricerca, ma dentro se stessi, perchè fuori è una realtà oscura e tenebrosa, dove non sai quel che ti può capitare ma c'è la casa che è il tuo mondo interiore ove trovi la luce della conoscenza e attraverso questa conoscenza acquistare quella forza e potenza che ti permette di Vivere cosciente ed Unico nel bosco della vita terrena. E poi attraverso questa conoscenza raggiungere quel cielo limpido e terso dell'Universo Spirituale che ti congiunge al Tutto.
Scritto di NOIDUE


Postato dallo scriba Manuela che ama anche questo quadro di Magritte.

martedì 5 gennaio 2010

RICORDANDO YOGANANDA



Yogananda
5 Gennaio 1893
“...Per espandere la nostra conoscenza su tutta la creazione...”

Yogananda ha introdotto negli ultimi 50 anni generazioni di lettori nel mondo affascinante dello yoga, con il suo libro “Autobiografia di uno yogi”, presentandone i vari aspetti. Il kriya-yoga che egli ha voluto divulgare, il più possibile nel mondo, ovviamente si basa sulla padronanza del respiro ed ottenuto questo si può partire nel proprio viaggio interiore per ricongiungersi alla propria anima “regale”; per riuscire, così, a convertire la materia in forza vitale e la forza vitale in coscienza cosmica.
Con la meditazione si apre la coscienza verso ciò che siamo, cioè, Spirito incarnato, un' anima, che entra in contatto con il Creatore dell'energia vitale. Scoprire che tutti noi siamo figli di Dio, siamo Dei!
Yogananda è riuscito a fondere il principio femminile con quello maschile per divenire un essere di puro amore. Con il suo invito a considerare Dio sia come padre che come madre (cioè androgeno) ce lo ha fatto amare particolarmente, perché Dio non è il maschio castigatore, né il padre misogino di tutte le religioni in particolar modo quelle monoteiste.... ma è tutto ciò che esiste -femminile e maschile-, -positivo e negativo- e fino a quando terremo in piedi un falso dio attraverso credi voluti da uomini che volevano e vogliono un potere personale (basti guardare a Mosè e a Maometto...) non ci evolveremo nella Verità, ed ognuno di noi verrà a pagare i suoi errori continuando a rimanere cieco, sino a quando non comprenderemo ciò che siamo: “Dei esiliati dall'ignoranza di ciò che siamo realmente”!
Testo di NOIDUE

Postato dallo scriba Manuela

venerdì 1 gennaio 2010

AUGURI PER UN 2010 FANTASTICO






NOIDUE CON LO SCRIBA MANUELA AUGURIAMO UN ANNO FATTO DI ISTANTI PALPITANTI DI INFINITO AL RITMO DELLA GIOIA.

“Ogni istante è l'istante dell'istante sono porte. Non esiste “istante sacro”, ogni istante è sacro. Così voi vivete l'eternità e nella vita, perché la vita eterna unisce entrambe. Tu sei palla e giocatore insieme. Non condurre più la tua attenzione sul principio. Il principio è già la fine. Ciò che comincia ha termine. Non si può più mutarlo, poiché la forza e materia sono messe in movimento. Fra la fine e il principio - là dove viene tutto concepito, là dirigi la tua attenzione!-
Tratto da Dialoghi con l'Angelo di Gitta Mallasz


Postato dallo scriba Manuela