mercoledì 23 giugno 2010

GABBIANO il mito degli Indiani Lilloet



Bene questo breve scritto è in onore di Richard Bach che è stato capace, con grande semplicità, di indicarci come è riuscito ad aprire la scatola in possesso del Gabbiano per trovarne la LUCE. Spero che questa leggenda piaccia a tutti voi
.
"Secondo un mito degli Indiani Lilloet della Colombia Britannica, riferito da Frazer, il gabbiano era originariamente proprietario della Luce del giorno che conservava gelosamente in una scatola, per il suo esclusivo uso personale. Il Corvo, al quale si attribuiscono le qualità di demiurgo nelle culture del Nord Ovest, riuscì con l'inganno a rompere la scatola a beneficio dell'umanità."

Postato dallo scriba Manuela

AUGURI RICHARD BACH - Pilota nei cieli dell'anima


Richard Bach

23 Giugno 1936
" Imparare significa scoprire quello che già sai."


Parlare di Bach è come parlare di un nostro fratello di viaggio, Danilo, che ha condiviso con noi giorni di pesca abbondante nel mare della Conoscenza e voli in ascensione nel cielo dell’Anima. E, proprio, Danilo che ci ha fatto apprezzare questo scrittore, che nelle sue opere ci traccia percorsi luminosi in un cielo spesso buio, perchè viviamo come ciechi in un quotidiano gretto e pesante… e allora seguiamo il gabbiano Jonathan che risveglia il desiderio di Libertà che è in noi, e che ci indicherà la rotta da seguire per essere finalmente Maestri di noi stessi e tendere un ala ad altri perché imparino anch’essi a volare nel cielo di gioia che è di tutti. Usciamo dalle prigioni che giorno per giorno continuiamo a costruire fuori e dentro noi stessi.
NOIDUE

http://it.wikipedia.org/wiki/Richard_Bach

sabato 19 giugno 2010

PREGHIERA PELLEROSSA

Quand’ero giovane
le mie preghiere a Dio dicevano:
“Signore dammi la forza
Di cambiare il mondo”.

Quando fui vicino alla mezza età
Mi resi conto
Che non avevo cambiato
Una sola anima.
La mia preghiera allora diceva:
“Signore dammi la grazia di cambiare
Quelli che mi sono vicini,
la famiglia e gli amici”.

Ora che sono vecchio,
La mia preghiera è
“Signore, fammi
la grazia di cambiare me stesso”.

E se fin dall’inizio
Avessi pregato per questo,
non avrei sprecato la mia vita.


mercoledì 16 giugno 2010

Tuniche Bianche

Tuniche bianche sulla clessidra
fanno un foro nel muro del tempo
per unire l'acqua alla sabbia
e rallentare il cammin naturale.
I loro volti son privi di segni
perche' il tempo non lascia incisioni.

Tuniche bianche sulla campana
fanno un foro nel muro del suono
per immetter rumori nell'armonia
e rallentar il cammino naturale.
I loro volti son privi di segni
perche' il suono non lascia incisioni.

Tuniche bianche sull'orbita grande
fanno un foro nel muro del moto
per limare le ruote dentate
e rallentar il cammino naturale.
I loro volti son privi di segni
perche' il moto non lascia incisioni.

Tuniche bianche sulla scacchiera
fanno un foro nel muro del gioco
per confonder l'umana natura.
I loro volti son privi di segni
perche' il gioco non lascia incisioni.

Tuniche bianche sullo sferoide
fanno un foro nel muro del sogno
per mischiare il vero col falso
e rallentar il cammino naturale.
I loro volti son privi di segni
perche' il sogno non lascia incisioni.

Lirica di NoiDue


Commento: Di Tuniche Bianche ne abbiamo conosciute molte, spesso si celano tra coloro che tu credi amici e nei tempi che corrono bisogna fare attenzione ai falsi profeti o ai medici dell'anima (non parliamo solo di preti ma anche di persone che ti fanno credere di avere che attraverso loro ed il loro amore tu puoi uscire dalle tue difficoltà) eccetera eccetera. Le Tuniche Bianche non sono solo ai vertici, non dimenticatelo.